19.2.05

l'idea

Questa è una Ferrari 512S (marzo 1970), il pilota è Arturo Merzario e il tizio di spalle col cappuccio è Mauro Forghieri; notare il rifornimento con tanica ed imbuto! altri tempi: bellissima auto tutta rossa, pilota tutto bianco...





Qui siamo nel settembre 1969, quindi in vista del Gran Premio d'Italia di quell'anno e questa è la gialla Mc Laren di Dennis Hulme.




si nota il fatto che l'auto è come fatta di tre pezzi: c'è l'abitacolo (la parte centrale) subito dietro un taglio e poi il motore e le ruote, subito davanti un altro taglio con muso e ruote anteriori.
Sia il retrotreno (motore compreso) sia l'avantreno erano retti da telaietti autonomi. Così, in caso di necessutà, i meccanici potevano sostituire tutta la parte posteriore (motore compreso) o tutta la parte anteriore.
Ecco, l'idea viene da lì: faccio un'auto in tre parti ed invento un sistema di aggancio e sgancio rapido fra le parti; poi costruisco tanti moduli centrali, tanti moduli posteriori e tanti moduli anteriori: tutti con la stessa "flangia" di aggancio e sgancio, tutti intercambiabili fra loro.






Questo è il primo schizzo o comunque il più vecchio che ancora ho ed è del 1973.
In questa prima "pensata" i moduli anteriore e posteriore erano infilati "a cassetto" nel modulo centrale.
Qui sotto ,invece, i moduli sono diventati assolutamente distinti fra loro e l'auto finale può assumere le forme più diverse.










Il modulo centrale ha due flange, una davanti ed una dietro, che contengono tutte le combinazioni possibili di collegamento sia verso l'avantreno che verso il retrotreno.
I moduli anteriori e posteriori contengono a loro volta flange coniugate alle corrispondenti flange dei moduli centrali e si possono attaccare e staccare con facilità.
E poi si mischia tutto!.
Auto a benzina?
Tric Trac ed è elettrica!
Tric Trac e cambia batterie!
Tric Trac ed è diesel!...
E io sempre dentro il MIO salottino viaggiante!
Tutto qua!